Attualmente ho due capi: mio figlio e la ragazza che mi aiuta con le faccende domestiche. Ieri mi ha sgridata perché non ho fatto andare un carico di lavatrice! Cavoli mi ha fatto impressione.. Ero abituata a ricevere telefonate come: “ Devi essere in cantiere tra mezz’ora, oppure a che ora apre il negozio, o ricordati che la spedizione della merce parte la prossima settimana”. L’altro giorno ho dovuto compilare il modulo di iscrizione alla piscina per Iaia, e ho lasciato vuoto il campo occupazione. Ammetto davanti al mondo intero che non ce l’ho fatta a scrivere casalinga!
Proprio io inguaribile romantica, iperattiva all’ennesima potenza, vulcano di idee?! Dopo la laurea credevo vivamente in un futuro brillante e mi sono buttata a capofitto nel mondo del lavoro facendo un sacco di esperienze. Alcune indimenticabili molte altre deludenti..Ora sono a casa ma la cosa non mi disturba affatto. Lo so già che qualcuno potrebbe pensare, beh se te lo puoi permettere, ma non è cosi semplice. Molte mamme lavorano per sentirsi appagate, non solo per necessità, anche perché stare a casa con i figli è molto faticoso! Io mi occupo della mia nuova casa, cucino, leggo, seguo le attività dell’asilo di mio figlio, vado alle mostre, pratico yoga. Poi vado a prendere Iaia all’asilo e quando possiamo andiamo al parco con gli amici. Se no lo porto a casa e lo faccio giocare e divertire come se fosse un mestiere, con passione e dedizione. E questo mi appaga.
Una cara amica mi ha fatto leggere questo: “Se volete portare vostro figlio in braccio fatelo. Se volete smettere di lavorare per mesi o per anni per crescerlo, o rifiutare una magnifica opportunità di lavoro all’estero per stare con la vostra famiglia, fatelo. Ma solo se volete. Se non volete non fatelo. Dire: “Ho sacrificato la mia carriera per stare con mio figlio e assurdo tanto quanto: “Ho sacrificato la relazione con mio figlio per la carriera”. Non sono sacrifici sono scelte. Vivere è scegliere, le giornate hanno solo ventiquattro ore e chi fa una cosa non può farne un’altra contemporaneamente. Scegliete quello che in ogni momento vi sembra opportuno, e basta. Chi fa quel che vuole non sta rinunciando, sta riuscendo, non si sacrifica, ma trionfa” (C. Gonzales – “Un dono per tutta la vita”).
Iaia tra poco più di tre anni sarà già un ometto. Allora avrò il tempo per me stessa. Ora ho deciso di crescerlo io…