Il cesto dei tesori
Il gioco euristico sperimentato da Elinor Goldschmied, il cesto dei tesori, è un cestino che contiene oggetti di materiali e dimensioni differenti. E’ adatto ai bambini dai 6 mesi (periodo in cui di norma sono in grado di mantenersi seduti in posizione eretta) fino all’età in cui iniziano a camminare, poiché gli permette di avere vicino a sé oggetti che altrimenti non sarebbe in grado di raggiungere.
Il cesto dei tesori dovrebbe essere di vimini e basso, in modo che il bimbo possa afferrare più facilmente gli oggetti. L’originale ne contiene dai 60 ai 100 ma io personalmente non lo amo troppo capiente.
I giochini contenuti nel cesto devono stimolare il bimbo a livello di tutti i cinque sensi: tatto – attraverso i diversi materiali, il peso, la forma e la consistenza – olfatto, gusto, udito – attraverso i suoni che emettono -, la vista – attraverso il colore e la forma.
Gli oggetti dovrebbero essere di origine naturale, meglio se facilmente reperibili in casa, molto meglio se tramandati da nonne o bisnonne. Questo non solo perchè sono più vissuti (sicuramente odorano di più), ma perchè di norma sono fatti con materiali di origine naturale: legno, stoffa, sughero, metallo.
L’ideale sono: pigne, conchiglie, gusci grossi, spugne naturali, gomitoli di lana/cotone, pennelli da barba, spazzolini, pettinini in legno, spazzole con setole naturali, mollette da bucato, anelli in legno delle tende, scatoline e pentolini in latta, grattugie, tappi di sughero (grossi) palle da tennis, borsine in pelle, calzascarpe di osso.
Se poi non avete queste cose in casa, esistono giochi montessoriani realizzati ad hoc che si possono trovare nei negozi specializzati (vedi articolo giochi montessoriani).
Evitate ovviamente oggetti troppo piccoli, per il rischio di soffocamento, taglienti o con fili che si possono rompere o staccare.
La mamma può inventare il cesto dei tesori per il proprio bimbo con gli oggetti che preferisce, ma sempre con buonsenso!!
Fonte:
- E. Goldschmied. Persone da 0 a 3 anni, crescere e lavorare nell’ambiente nido. Junior, Bergamo 1994
*1 Commenti*
[…] I primi mesi si possono utilizzare i librini tattili che “scricchiolano” o i giochini fai-da-te, come scatole riempite di riso e pezzi di stoffa di vari colori e dimensioni da far svolazzare. Io ho utilizzato tantissimo le mani creando forme differenti (il polpo, la farfalla, le onde del mare). Vanno benissimo i giochi euristici (vedi articolo il cesto dei tesori). […]