La lettura nei bambini e nei ragazzi – come ha influito nella mia vita
Ora potrò risultarvi noiosa e pedante sull’argomento l’importanza della lettura nei bambini. L’Huffington Post (ora Huff Post) stila otto motivi fondamentali per cui è importante leggere fin da piccoli. I due che preferisco sono: i bambini che leggono sono più creativi e leggere è un atto d’amore. Ma ora vi racconterò un piccolo aneddoto per farvi capire quanto la lettura abbia influenzato un aspetto della mia vita. Ahimè, non sono diventata una grande scrittrice, ma penso che i libri abbiano stimolato il mio lato creativo e fantasioso. Non solo la lettura, le parole e le storie, ma molto hanno fatto le figure, le illustrazioni e la grafica. Ricordo che un libro in particolare mi rimase tanto impresso da sognarlo anche la notte. Avevo sette anni. Si chiamava Margherita aveva un gatto, Edizioni El, 1984, Trieste. Era illustrato dalla mitica Nicoletta Costa e costava tre mila lire! Ho verificato ed è ancora disponibile nell’edizione, diciamo cosi, moderna..
Il libro parla di una maestra ritardataria e pasticciona, alla quale i suoi allievi vogliono molto bene, nonostante si presenti sempre in ritardo alle lezioni. Margherita possiede inoltre un gatto che ha una sua vita parallela, con tanto di socialità e amici gatti. Fin qui nulla di strano. La parte che invece mi ha colpito di più fu la borsa di Margherita e ciò che ci metteva dentro: palline, matite, dadi, fiammiferi, delle forbici!. Direi che era una borsa fantascientifica. Ma è qui che viene il bello. A quella tenera età mi affascinava il fatto di poter portare sempre in giro i miei oggetti cari, i miei affetti..Ricordo che il mio sogno era quello di poter avere una borsa molto capiente. La cosa però non era fattibile, ero ancora molto piccola di statura e di età e tutte le borse presenti in commercio erano anche loro piccole e…rosa (colore che io odiavo). Dovevo aspettare di crescere. E cosi feci. Appena ho potuto, ho ereditato dalle mie sorelle le magnifiche cartelle della Naj-Oleari, belle e capienti, e mi sono scatenata. Non vi dico la felicità! Tutt’ora nella borsa porto parte della casa. Giusto l’altra sera un vecchio amico si è stupito perchè all’occorrenza ho tirato fuori un mini coltellino svizzero.
Eccola la spiegazione, l’origine della mia mania per le borse. La bag addicted che c’è in me esce tuttora, quando vado in giro per negozi..!! Ma ora ho un dubbio amletico: non è che fu Mary Poppins ad influenzarmi? Ora che ci penso bene non è possibile. Julie Andrews mi era un pò antipatica, troppo maestrina. Margherita era più simpatica…
*0 Commenti*