La rabbia: piccoli consigli e strumenti per gestirla
Dopo ogni crisi di rabbia di mio figlio, che all’asilo è l’arcangelo Gabriele e a casa si trasforma nell’incredibile Hulk, chiamo di nuovo (e si sarà anche stufata) la mia cara amica e oramai consulente Mara, che è educatrice ed in primis mamma per ben due volte: “Sono i terrible two, non ti devi preoccupare!”. Anche lei avrà pensato (come ho fatto io di me stessa), che dilettante, non sa cosa sono i “terribili due”. Aveva ragione. Non lo sai finchè non ti ci ritrovi.
Assodato che la rabbia di vostro figlio si manifesta maggiormente nei periodi in cui sei stanca/stressata/assente (ma va, sarà mica per colpa del lavoro :). Ma è solo quando diventi un’esperta che capisci che il vero motivo, unico e banale, è che il tuo bimbo sta crescendo, sta formando il suo carattere e affermando il suo IO. E mò son tutti cavoli tuoi.
Allora esistono vari modi per ovviare ai momenti di crisi. Ma come? Trasformandosi in Wonder Woman, ma è una strada faticosa e vi porta solo ad accumulare stress. Oppure provando a concedervi un piccolo break dal lavoro, per poter trascorrere più tempo con vostro figlio, attraverso il gioco e l’ascolto. Sempre con la testa. Ricordatevi che spesso conta di più la qualità del tempo trascorso con lui che non la quantità. Il gioco e la lettura aiutano il vostro bimbo a crescere e quindi a fargli affrontare ogni giorno sfide sempre differenti.
Il mio libro preferito sul tema rabbia é Che rabbia! di Mireille D’Allance edito da Babalibri editore. Parla della rabbia di Roberto, che cresce a tal punto da trasformarsi in un mostro rosso che con la sua forza distruttiva rompe tutti i giocattoli e gli oggetti cari al bambino. La soluzione è ben presto svelata. Appena Roberto si calma, il mostro si rimpicciolisce sempre più fino a diventare cosi piccolo, da poter essere rinchiuso in una scatolina. Il libro è consigliato dai 3 anni in su, ma a mio parere va bene anche prima. D’altronde i terribili due iniziano ai due! Vi consiglio di comprarlo. Esiste una versione del libro tradotta in Comunicazione Aumentativa e Alternativa, contenente i simboli WLS (Widgit Literacy Symbols) per bambini che soffrono di autismo, disturbi della comunicazione, difficoltà di lettura o deficit cognitivi. Questa nuova forma del libro fa parte di un progetto molto nobile che si chiama I libri di Camilla (Collana di Albi Modificati Inclusivi per Letture Liberamente Accessibili) nata dalla collaborazione tra Uovonero che cura la parte della traduzione e molte case editrici per bambini. Se volte saperne di più cliccate su “I libri di Camilla“.
Preparate allora una scatola per vostro figlio, meglio se con il coperchio, da richiudere ogni volta che la rabbia uscirà allo scoperto. Visto che è arrivato per me il momento di far leggere al mio bimbo Che rabbia!, volevo condividerlo con voi, tutto qui. Ora sono una grande esperta di terrible two perchè a furia di fare l’equilibrista, tra compromessi, giochi e affetto, ho risolto, per ora la nodosa questione della rabbia.
Scrivetemi le vostre esperienze, vi prego!
*2 Commenti*
Eccomi!
Presente a districarmi tra lavoro, casa, marito e naturalmente i miei 2 meravigliosi cuccioli. Uscita da poco dai “terrible two” di Achille ci ripiombero a breve con Sofia ..è già li che fa le prove e guarda attentamente suon fratello per copiarne ogni gesto!!
Il libro che hai consigliato ha aiutato tanto Achille, per un periodo erano inseparabili!!
Ci vuole tanta pazienza e soprattutto non dobbiamo mai dimenticarci che sono bambini, molto furbi, ma pur sempre piccoli che stanno imparando a conoscere il mondo e le loro emozioni; e ricordarci anche che siamo delle brave mamme e perdonarci se ogni tanto perdiamo la Trebisonda.
Ciao
M.
Maretta, grazie ancora dei tuoi preziosi consigli. Su di me e su chi li ascolta hanno sempre un potere tranquillizzante..
PS. Trebisonda: che bello poter ancora ascoltare questi termini andati perduti 😉
Un abbraccio
Mummybook