Italian Toy un marchio 100% made in Italy
Oramai è veramente difficile trovare dei giochi prodotti al 100% in Italia, a parte la conosciutissima Quercetti. Il marchio Italian Toy, di cui vorrei parlarvi oggi, è invece totalmente prodotto in Italia. I giochi che propone, adatti ai bimbi dai 5 in su a seconda della tipologia, attingono dal mondo dell’arte, della grafica, del design, della letteratura. Insomma ognuno è una citazione letterario-culturale: Gianni Rodari, Bruno Munari, Italo Calvino, etc, etc.. A me affascinano molto, in quanto amante dei giochi educativi, dell’architettura e della grafica. E poi sono adatti anche agli adulti che amano questo genere di intrattenimento ;). Vi parlerò nello specifico di quelli a mio parere più significativi.
Iniziamo da Gei Arp. Nasce dal nome di Jean Arp, un’artista dell’arte figurativa. Si può giocare con innumerevoli combinazione di forme ed inventare buffi personaggi da vestire con occhiali, cappello ed occhiali. Si può creare quasi all’infinito perchè la trasparenza degli stencils ti permette molteplici combinazioni.
Poi c’è Laila Bint, dal nome della fondatrice della prima scuola di medicina araba che insegnò l’arte della scrittura alle donne. All’apparenza dei semplici stancils, nascondono invece un misterioso significato. Si tratta di un sistema di calligrafia inventato dall’artista africano Hassan Musa, che si inspira alle lettere dell’alfabeto arabo. Segni che diventano disegni e innumerevoli storie da inventare. All’interno puoi scegliere se utilizzare il rullo, la spugna o la tempera. Il pennarello nero serve per completare e definire meglio le tue creazioni.
Flora Zu è il gioco del naturalista. Semplice e puro, come piace a me ;). Ci sono all’interno delle schede didattiche a tema fiori che puoi combinare con le tecniche del frottage e del collage. Divertentissimo, come insegnava Bruno Munari, l’idea delle verdure tagliate per creare forme fantastiche.
Poi c’è Carlo Erre, che amo molto perchè mi ricorda un gioco di Bruno Munari che mi comprò mia madre da ragazzina. Aveva delle tavole sul quale erano disegnate delle sagome di diversi alberi e degli stampini a forma di foglia. Lo scopo era completare l’albero. E’ grazie a questo gioco che ora distinguo le specie degli alberi quando mi ritrovo in un bosco o in un giardino. Mio marito mi piglia sempre in giro per questo ;). In questo gioco puoi scoprire il mondo degli alberi attraverso delle schede didattiche che ne illustrano i nomi, il tipo di chioma, le foglie, la corteccia! E’ ideale per insegnare al tuo bimbo a riconoscere gli alberi e le piante e soprattutto il rispetto per la natura.
Gianni Erre, il gioco del teatro. Non poteva mancare! Con le marionette da cucire e gli scenari di cartone puoi personalizzare il tuo teatrino inventandoti magnifiche storie. Si ispira alle favole di Gianni Rodari, un altro autore al quale sono molto legata.
Ed eccolo Zoe Ci! Il gioco che trae spunto dalle Città invisibili di Italo Calvino. Ad architettura lo facevano leggere di default. Infatti me ne sono ritrovata due copie identiche nella libreria. Una mia, una di mio marito..Attraverso una serie di stencil e di tavolette in rilievo, puoi creare, progettare e combinare le tue città fantastiche.
Che dire, se volete sperimentare questi fantastici giochi e non sapete dove andare a pescarli, scrivetemi a playmummybook@gmail.com. Altrimenti il loro sito è: www.italiantoy.net
Disegno di Iaia
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